POESIA
Vacui Incanti
Si destan le monache al fioco chiarore d’aurora. Nell’alba lontana dal mondo, già schiudono il cuore al vento dolciastro, leggero, che porta il fuggire dei sogni. Estate in clausura! Nel chiostro, impregnato d’antichi profumi, - son muschi o gardenie avvizzite? - quel portico, invano, vorrebbe cantare gl’incanti dell’ore passate a pregare. Un velo, un silenzio, un mistero: quei volti sognanti, dipinti d’eterne armonie, in premio hanno il Tempo, col suo perpetuo splendore. |