POESIA
Torino Prussiana
Torino prussiana in marcia, tra nebbie mugugni e piogge, sui corsi e nelle rogge, fantasmi in fitta schiera. Torino, la mia bandiera! Orgogliosa operaia, rossa, Torino prussiana, nera, la rabbia quella vera, si spezza ma non si piega non è serva della gleba! Stai con la metà del mondo che intona la canzone, non sia globalizzazione, Torino è la mia nazione! Domenica vaga e strana, io scorro al Valentino, e in piazza Sabotino mi perdo nel vuoto sole, del nulla il riposo ascolto, sul volto di Pietro Micca, davanti alla Cittadella, Torino è l’eroe estinto volato su una stella. Torino è l’indipendenza, Torino è rivoluzione, Torino è un’invenzione che sa di resurrezione! Et ecce, Ecce Homo, lì nell’antico duomo rinasca il vero rito: ritorna a noi Torino, nobile e disperata! E lacera ed arrabbiata, diventa ancor più grande: trafitta, occupata, inchiodata e flagellata, proletaria senza confine, percossa da sante spine! Torino negra e cinese, araba, brasiliana, rasta ed americana. Torino guerrigliera, Torino partigiana! Torino libertaria, sei santa, sei sovrana, Torino comunista, Torino luterana, granitica prussiana! Forte rocca è il nostro Dio, nostra speme in lui si fonda… Ave, Ave, Ave Maria, nostra patria il mondo intero, nostra legge la libertà… è San Giovanni Bosco futura umanità! Antica Torino morta, Gozzano e Silvio Piola, il poeta mi piange in gola, spezzando ogni parola, fedeltà persa negli occhi dell’amata mia assassina, Torino, mia bambina, panorama del tradimento una frase distrugge il sole, sulla piazza dei Savoia, diceva, per sempre amore, un mattino che era sera. Torino perfida e vera. Oh dolce periferia, profumo d’infanzia antica, Torino nel cinemino di ultima visione, Torino è una canzone di Gipo Farassino, socialista reazionario, amico del mio bambino. Torino è una farinata fumante e disperata, Torino democristiana, ormai acqua passata. Ed al Balôn del sabato, alle cinque del mattino, vitale e forte sposa, sognante mia Torino, vorrei volare via, vorrei restare ancora, la mente imprigionata, ma l’anima che ride al sorger dell’aurora. |