generazione telefonica
Questa vita è un’autostrada,
nella nebbia noi corriam, per raggiungere il casello, se prima non ci spiaccichiam. Quando hai fin troppo lavoro e nel petto il terzo infarto canta già, fatti un whisky col ginsenghe, ti distenderà per sembre. Hai sfasciato il cabriolette, e tua moglie con un figo ti tradì? Lascia stare la gillette, sporcheresti la mochette. E’ sparita l’autoradio, e tuo figlio d’overdose si partì? Vieni via dal cornicione, c’hai il cartié ed è venerdì. Uau, la festa del uicchende, chi più spende più gli rende, con quella bimba maliziosa che a te non te la darà mai. Questa vita è un lunedì, intersiti, ore otto, abbiamo fatto il ‘68, noi siam gente con un cuor, così ricco di calore, investiamo in accendini, non bruciate i marocchini, forse, son figli del Signor. |