romanzi
Da questa sezione potete raggiungere gli spazi dedicati, dove leggere gli incipit dei romanzi di Piero Ferraris, presto disponibili nelle migliori librerie.
Dodici racconti d’amore, interpretati da Guido e Monica, coppia immaginaria, sfuggita al controllo di chi scrive, per condurre una vita indipendente.
I protagonisti hanno così preso forma e carattere, diventando i padroni assoluti del raccontare, condizionandolo e dirigendolo. Loro non sono personaggi, se ne fregano dell'autore, son mostri co-creati, emersi dal mondo astrale metropolitano con tratti forti, iperbolici, surreali. |
Klaatu Barada Nikto è una sorta di trattamento filmico d’eccellenza, denso d’umorismo, dialoghi surreali, colpi di scena.
Sperimenta repentini mutamenti di genere: romanzo di costume, storia gialla, dossier politico, novella di fantascienza, catturando subito il lettore, per trascinarlo in un gorgo d’eventi, in bilico tra assurdo e realismo, tra verità e follia. |
Ecco le strampalate reinterpretazioni biografico umoristiche di noti protagonisti dell'arte moderna e contemporanea.
Si tratta di un puro divertimento per sorridere, ma anche per riflettere su certi vezzi e follie della odierna società dell'immagine e del consumo culturale. Questo perché, come nel caso di una donna o di auto, per l’arte è necessario distinguere il top della deficienza, dalla normalità dell’utilitaria. |
Un avvincente giallo fantascientifico, sopeso tra passato e futuro, che trae spunto della scomparsa del grande Fred Buscaglione in circostanze assai misteriose.
Dalle lamaserie del Tibet, alla provincia americana, da Parigi a Torino, un susseguirsi di colpi di scena, alla caccia dei reperti che accenderanno il Fuoco dell'Alleanza, nella lotta tra le forze oscure naziste e gli angeli alieni della luce, in vista della Battaglia Finale per la mutazione genetica dell'umanità, che diverrà eterna. |
Le vicende contenute in questa avventura, sono state scritte su fogli numerati, di diversa foggia e consistenza. Scoprii tali manoscritti nel 1971.
Erano riposti in un baule, nella cantina di una vecchia casa della riviera romagnola, affittata dalla mia famiglia per le vacanze estive. Il fascicolo era legato con un nastro di raso rosso ad una copia sgualcita e ingiallita dello Zohar. I proprietari della casa non diedero importanza al rinvenimento e non riconoscendone la paternità in alcun loro antenato, me lo regalarono. |