POESIA
Ciò che rimane della luce
Amico, sì, ma amico è poco, ché in te un respiro trema, davanti alla maschera del male. Cavaliere di cristallo, stella inquieta, nervosa creazione. La tua forza un dì ha salvato il mio fragile vascello dal naufragio. Amico quindi, e audace condottiero, che in fondo al buio estremo, una trama sottile di giustizia confine sempre dà al tuo dolore confine in fondo mai al tuo amore. E se la voce urla stringendo i pugni scarni per l'ingiustiza avara, e se la mente piange, la bocca ancora vera, e il tuo sorriso amaro, s’aggrappano al chiarore che rimane, sperando nella sera. |